Se la castità aiuta a conoscersi

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Da ragazzina, mia madre mi parlava del valore della verginità e mi diceva di aspettare con pazienza l’uomo della mia vita. Questo concetto, col tempo, è diventato scontato per me: solo colui che avrei sposato avrebbe dovuto avermi anima e corpo.

Negli anni, però, qualcosa è cambiato. Non conoscevo nessuno che la pensasse così. Anzi, a detta di tanti, non era necessario aspettare il matrimonio per vivere l’intimità: la sessualità era un modo per conoscersi, per far crescere la coppia.

Per anni sono stata confusa, sospesa tra l’educazione ricevuta e gli stimoli esterni, che invece mi invogliavano a provare, a “lasciarmi andare”.

Quando avevo venti anni sono capitata ad un incontro; il titolo era “alla sorgente della purezza”. Una coppia di sposi, con tre figli, portava la propria testimonianza: “Prima di unirci, volevamo verificare se eravamo davvero l’uno la vocazione dell’altra e la castità ci ha aiutati a capire chi avevamo davvero di fronte. Ci ha educati alla tenerezza, ci ha permesso di sceglierci, prima di donarci. Quando fai l’amore, con il tuo corpo stai dicendo Sono tuo e sarò tuo per sempre, ma se affermi questo prima di aver accolto per la vita quell’uomo o quella donna, ciò che dici col corpo è una menzogna.”

A quel punto ho obiettato: “Molti dicono che prima di sposarsi è bene conoscersi nella sfera sessuale, per vedere se c’è sintonia…”

Mi è stato risposto: “Parlare di ‘sintonia è riduttivo. Stiamo parlando di vocazione, è qualcosa di molto ampio. Se quella che hai di fronte è la persona della tua vita, lo sarà in tutto”.

L’intimità era quindi una conseguenza dell’amore, non un punto di partenza.

Ricordo lo sguardo dubbioso dei presenti, le loro domande volte a smontare quella posizione così controcorrente… Io, invece, ringrazio ancora oggi quella coppia, perché mi ha aiutato a fare chiarezza dentro di me. Quel giorno ho deciso che avrei seguito il loro esempio. Ho vissuto un fidanzamento casto di quasi quattro anni. Ora sono sposata e aspetto un bambino. È stata molto dura, ma consigliamo a tutti quella scelta: porta molti benefici alla coppia!


di Cecilia Galatolo, autrice del romanzo “Non lo sapevo, ma ti stavo aspettando”

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