Gli strumenti tecnologici – rischio di chiudersi nel proprio mondo
È veramente dannoso per un giovane concentrare tutta l’attenzione sull’intrattenimento con i strumenti tecnologici a costo dei contatti con i genitori, i fratelli e i coetanei. Vivere nella realtà virtuale compromette molto la costruzione dei legami che sono il più naturale e il più importante punto di sviluppo umano. Un giovane, più passa il tempo davanti al computer, sui portali dei social network, con i giochi, o con lo smartphone in mano, più è a rischio di chiudersi nel proprio mondo.
Lavoro con il mio computer portatile sul quale tengo aperte come minimo quattro pagine contemporaneamente (come è il mio solito) e faccio il mio compito scritto. Tra le pagine che mi devono aiutare a studiare, con un occhio leggo anche quelle dei gossip (un modo per svagare la mente). Riesco a leggere quasi tutto contemporaneamente. In più accendo anche il mio computer fisso su cui gioco al mio gioco preferito. In sottofondo la musica a tutto volume e il piede si muove al suo ritmo. Questo è il mio modo di lavorare. Che cosa mi sta succedendo? (una giovane studentessa)
I rischi sono:
1. isolamento dalla realtà
2. incapacità di relazionarsi con gli altri e di creare legami duraturi
3. dipendenza dagli strumenti tecnologici
1. Il primo problema è vivere nella dimensione virtuale al posto di quella reale, dove invece tutto è vero, dove si può provare ad essere davvero amati ed imparare ad amare Dio e gli uomini. Questo pericolo comporta una deformazione della coscienza e una confusione nella percezione della realtà.
2. Il secondo problema, ossia un’esagerata concentrazione sul mondo virtuale e poco intrattenimento con le persone, comporta una limitata capacità di relazionarsi con gli altri e di conseguenza l’incapacità di sviluppare legami più forti e duraturi. Il bambino o il giovane cominciano a credere che anche nel mondo reale è tutto finto, che anche nella realtà dei fatti si può avere diversi nickname (come sui portali dei social network), essere quindi diverse persone, ricoprire svariati ruoli, e che da ogni situazione si riesce a “tornare indietro” come in un gioco elettronico.
3. Nel caso del terzo problema si deve essere coscienti che gli strumenti tecnologici hanno la capacità di creare dipendenza nei bambini e nei giovani, come quella dell’alcol o della droga, e che prima cominciano a diventarne dipendenti, più danni subiscono.
Per gestire bene l’intrattenimento dei nostri figli con i mezzi elettronici ci deve essere un vero controllo da parte dei genitori. Gli adulti devono dare delle chiare regole di come si usano questi strumenti ed essere molto rigidi e concreti nel verificare la realizzazione di questi criteri. Anche essere esigenti è un compito del genitore!
La nostra vita non sopporta il vuoto, il nonsenso. I ragazzi che riescono meglio a distanziarsi dal mondo virtuale sono quelli che sperimentano i veri legami affettivi con la famiglia, dove possono esprimere tutto quello che succede nella loro vita. Il mondo che ci circonda è affascinante, interessante, Dio stesso ci parla per mezzo di esso, quindi è davvero importante fare capire queste verità ai nostri giovani per proteggerli dalle malattie e dalle dipendenze.
– Si deve cercare di creare ai figli un posto tranquillo in cui lavorare, offrendo così a loro la possibilità di concentrarsi bene. Spegnete la musica, il televisore e la radio, e non disturbateli con le chiacchere.
– Se per fare i compiti hanno bisogno del computer, non devono guardare contemporaneamente le varie pagine “inutili” che li deconcentrano (per esempio rimanere collegati a Facebook).
– Dovete limitare ai vostri figli il tempo che trascorrono davanti alla televisione o giocando al computer. Questi sono tra i passatempi che possono essere utilizzati come la “ricompensa” per qualcosa, però sempre con dei veri criteri tempistici.
– Gli smartphone sono strumenti davvero potenti. Hanno molte funzioni, tra qui anche quella di telefonare, ma prima di tutto permettono un costante collegamento con internet, la musica, i film, e i giochi. Tutto sempre a portata di mano. Questi strumenti, essendo ancora molto cari, sono spesso accessibili solo ai portafogli dei genitori che li comprano ai figli, di conseguenza sono sempre loro, i genitori, ad avere la responsabilità di controllare che i propri figli utilizzino correttamente ed adeguatamente questi gadgets.
„Przebodzcowanie” di Don Marek Dziewiecki e Piotr Kamyk
Articolo tratto dalla rivista polacca: TAK RODZINE n. 12 (78)
«In certo modo senti anche più stima di te stesso», pensava l’insegnante, facendo raschi. «Una cosuccia da poco, vale un cinque rubli, non più, ma come fa furore!».
Un libro che mi ha cambiato la vita. Anche se non si crede nella legge dell’attrazione questo libro da dei metodi per vedere la vita da un altro punto di vista in modo da risolvere piccoli momenti di sconforto quotidiano. Scritto in maniera molto semplice. Lo consiglio.