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Il padre nella famiglia

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Circa 200 anni fa i padri incominciarono ad uscire in massa da casa, andarono a lavorare nelle fabbriche, spesso “sparivano” per molti giorni, settimane, mesi, alla ricerca dei mezzi di sostentamento per la famiglia. I ragazzini rimanevano soli a casa con la madre. In molte famiglie questo fu il momento dell’interruzione della catena della trasmissione della mascolinità. Venne a mancare il contatto tra padre e figlio. Nel passato, il figlio osservava la forza del padre, il suo ruolo, per esempio, in una bottega artigiana, e suo padre gli trasmetteva questa forza grazie al fatto che trascorrevano il tempo insieme. Oggigiorno, quando i padri tornano tardi la sera dal lavoro a casa, spesso hanno una sola comunicazione per i figli: “Il papà è stanco, vuole riposare e guardare la televisione”. Da secoli, e perfino da millenni, le comunità o le tribù sapevano che

Essere un buon padre

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COME MIGLIORARE LA PROPRIA PATERNITA'

L’AMORE NEI CONFRONTI DELLA MOGLIE Non si può essere un buon padre in famiglia senza un buon rapporto con la propria moglie. L’esempio di un bellissimo amore tra i genitori è l’elemento più importante nell’educazione dei figli all’amore. Infatti l’obiettivo della vita dell’uomo e contemporaneamente la fonte della sua felicità è Dio-Amore. Così, dunque, un bambino privato dell’amore dei genitori, ha più difficoltà nel percorrere la strada verso la propria felicità. La fedeltà coniugale fino al termine della vita è il messaggio più importante a proposito dell’amore coniugale che si può trasmettere ai propri figli. Qualsiasi genere di riflessioni a proposito di divorzi “onesti” e “educati”, e perfino a proposito dei vantaggi che può trarre da essi il figlio (avrà due madri e due padri) sono una volgare manipolazione ed una offesa alla ragione
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