Confessionale mobile
In Polonia un sacerdote, don Rafal Jarosiewicz, ha pensato di non aspettare la risposta dei fedeli a questa domanda posta da Papa Francesco, ma di recarsi personalmente con un confessionale fatto su misura, o meglio dire su quattro ruote, incontrando tutti coloro che non se la sentono di andare in una chiesa a confessarsi. Come dice don Rafal, l’idea è nata dalla necessità, perché quando per evangelizzare partecipava con il suo gruppo di volontari a diverse manifestazioni culturali e musicali dei giovani, spesso gli veniva chiesto di confessarli, ma sorgeva un problema: dove?; infatti, certamente un concerto non è proprio un posto silenzioso e raccolto! Allora l’ingegnoso prete sceglie un furgoncino di 17 anni, ma, come sottolinea lui, assolutamente funzionante, e lo trasforma in un confessionale perfetto, solo che è mobile…