Un classico della spiritualità cristiana nato dalla tradizione ascetica orientale e scritto da un’autore anonimo russo tra il 1853 e il 1861.
Il protagonista è un pellegrino che attraversa l’Ucraina e la Russia, portando con sé solo pane secco e la Bibbia, alla ricerca di un maestro che gli insegni a vivere la vita avendo la mente sempre rivolta a Dio. Incontra poi uno starec che gli insegna la preghiera del cuore: ripetizione secondo il ritmo del respiro della preghiera “Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore”. Leggendo anche la Filocalia, il libro che insegna l’esicasmo, completa così la sua formazione ascetica.
Il libro ebbe grande succeso in oriente e fu pubblicato per la prima volta in occidente a Berlino nel 1925, la prima traduzione in italiano apparve nel 1955.
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